Fab. Chiudi quel labbro d’inferno! la sua condotta è pur troppo cognita e non é valevole la tua pestifera lingua per poterla in mi* ni ma parte offendere. Carlo, all* istante con* ducetevi con Giulio al contiguo posto di guardia, e fate «he venga la forza per arrestarlo.
OiUé lammo. [via)
Carl. (89 incammina dicendo ) ( L* ho superata a discreto prezzo!) [via]
Ste. Oimè.. fermatevi., (a Fab.) Signore, pietà, io sono innocente..eccomi a vostri pie<1i!..(/)raslrandosi in ginocchio ) egli col suo compagno avea progettato di... ah! ecco chi grurstiflca la prava condotta di questi bricconi: (prenda la lettera datagli da Pulcinella nell atto feconde ) leggete.
Fab. Ma...
Ste. ( con vita forza ) Leggete, si tratta del mio onore...
Fui. ( legge ) Caro Carlo, c Si cammina tuttora C sullo stesso piede, e nessun affare si prec senta per stabilire uniti in altro Cielo la noc stra fortuna » — Luigi Toro... Questo casato in Chieti si nomina con qualche discre • dito#
Sie. Ebbene?,.
Fab. Non è convincente ragione. La lettera non mostra che?..
Ste. Ah! ( guardando per la porta di mezzo 8* avvede del ritorno di Raffaele ) Zitto... zitto... nessuno risponda,., io l’interrogo, e tutti prestate intera attenzione alle sue risposte.
Fab. Cbe diamine d*imbroglio!