Chesta paggena nun è stata leggiuta.
Del genere di poesia che segue, affatto nuovo, detti qualche saggio, nel mio primo volume di liriche: Viecchio, Scànzate, Nuvole ecc.
Quì la materia mi è diventata più duttile per averne approfondito lo studio e per aver meglio acuito il mio tormento d’osservazione diretta.
Filosofia? Filosofia. E appunto per ciò poesia di popolo, del nostro popolo, che è filosofo più d’ogni altro. Libero e sboccato sovente — e questo attrasse molti di coloro che scrissero prima che io giungessi — profondo ironico saggio, sempre, e questo attrae me, per tendenza ed anche per elezione del mio spirito.