na è pur là tua compagna, la dea degli abissi.
Ol. Maledetta la razza iniqua, vorrei polerla distrugger tutta; un sol momento della tua possanza, gran Pluto , e la trascinerei qui tutta.
Plut. E se io questa possa ti accordassi, saresti tu capace di qui trascinarmi tutte le donne?
Ol. Si*, gran rege.
Plut. Ebbene, vanne pure, eccoti il potente talismano che faratti grande, (gli dà ima verga). fa’vendetta del sesso maschile, nè far che si dica che le donne han trionfato.
Ol. Non dubitar, signore, desse ritorneranno nel loro nulla.
Pros. Ma qui ginngesi al colmo dell’audacia; ma non sapete voi che la dea degli abissi^protegge le sue compagne?
Plut. (con disprezzo) Vedrem chi la vincerà. Olào a te la vendetta. ( via con gli altri, resta 01. e Pros.)
Pros. ( ll suo disprezzo mi desta rabbia, che dovesse la donna restar depressa? Oh non sarà! e se la possanza non vale la scaltrezza mi assisterà. ) Olào; quantunque regina e donna ho sofferto i tuoi insulti, ma non effettuare il tuo progetto; vedi:
Son prostrata a piedi tuoi Prego, piango, deh! pietade,
Il mio sesso in caritade Lascia libero al goder.
Ol. No, crudel, tu sei di quelle,
Che pur tanti fan soffrire,
E giurato ho che perire,
Il tuo sesso ben farò.
Pros. Sei restio tu ad ogni prece?
Del mio pianto non ti cale?
Ol\ No; che d’esso più non vale L’ira mia a raffrenar.