mareo perchiepetola; tremmarraje si, ina all’accostarsi del mese di marzo , mese terribile per i gatti; tremerai quando ti avrò dato i primi segni della mia potenza. Alò, che questa sbrifSa mo priesto restasse «cantata. (mostrando l’anello).
Pros.( toccandolo sulla spallò, ) Restaci tu invece melenso.
Zucc.( resta fisso a quel posto senza potent muovere).
Vip.Mamma mia, io addò songo capitata! gcena Vili.
Olao in osservazione betti
Pros.Non temere, godi la mia protezione.
Ol.Ma non la mia! (tocóa Zucc. che ritorna come prima e via)
Zucc.Mamma mia, io addò stongo,.è suonno, o è visione.
Pros.(Costui rimesso; ali! sei tu Pluto che mi perseguiti; ma non la vincerai. Astuzia per astuzia, vendetta per vendetta!)
Vip.Che! Zuccariello! (accostandosi)
Zucc.Allonginati, donna di bassa estrazione.
Vip.Ma va ll10, ferniscela; tu sai che io faggio voluto sempe bene, e si non si no spirito venuto pe farine muri dalla paura , io songo ancora la toia.
Zucc.No io m’aggio da vennecare, te voglio fa addeventà na lacerta vermenara.
Vip.E avarrisse lo coraggio de farlo alla moglierella toja che t’ha voluto sempe bene?
Zucc.( Mo mme lasso a chello che ne vene, vene) Sì, perchiepetola.
Vip.E guardarne e non lo farraie.
Zucc,( Vi che uocchie aggraziate che tene ) In-