Paggena:Oláo - Luigi Campesi.djvu/36

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Z’.xc. E io non voglio essere nzurdato.

Pul.Si no mengo vricciate.

Z\::c. Io te dongo na mazzata nfaccia e te stroppeo.

Pul.Non parla de mazzate che mmocca te la mengo.

Zucc.Tu me la mine mmocca a me? e te! ( tira una legnata e la colpisce al Mar. eli è in mezzo in azione)

Pul.Tu faje overo, e piglia. (tira la pietra e colpisce dxd.)

Mar.Ammazzato!

Asd.Àcciso! (vorrebbero inveire sui due, ma questi tirano legnate al1 a cieca, cercano dividerli facendo lazzi alle percosse che ricevono, Pule, e Zucc.dopo a>er lottato il primo con pietre, il secondo col bastone vengono alle mani e si rot lano per terra i tre corrono in loro aiuto, ma è tale Vavviticchiarsi dei due che immettendoci nelle loro gambe, cadono e restano tutti per terra)

Nict Ajuto!

Asd.Soccorso!

Mar,Son morto!

Zucc.Non tengo chiù scianche!

Pul.Aggio perzo li rine. ( cercano aiutarsi e non ci riescono; giungono)

Scena XII.

Olao, Fioretta, e detti, indi Proserpina con tabarro in osservazione.

Ol.Cos’è questo baccano?

Fior.Che veggo il babbo! (corre in suo aiuto. Olao batte un piede a terra e tutti di botto s’alzano)

Asd.Cancaro! Chi è stato che m’ave dato stu caucio pe farme sosere?

Mar.Pare che una molla mi abbia dato una spinta