Iro mondo che di questo; mentre il danaro è
sclmivamentc di questo mondo. Quindi non L
stampalo per appagare gli amici; ina per fari
pagare. Passo alla seconda inchiesta.
Non so ben persuadermi perchè a’ poeti si ab.
bia voluto appiccare il titolo di cantori. Così n
cantore della Gerusalemme, il cantor di Valchiusa, CCCi I C/ 01 CCfsillLsy 5C tli/ttt t jJOOth (silfi*
tasserò i loro versi; ci sarebbe da morir di spavento. Ad ogni modo il fatto è fallo; e tutti t
poeti si chiamano cantori. Da questa bagattella deriva che ogni cantore debba avere il suo
istrumenlo di accompagnamento; e cosi chi lui
scritto la lira, chi I’ arpa, chi la cetra, e chi le
corde soltanto. Io ho passalo a rassegna un’ intera orchestra : il violino era troppo volgare,
I’organo troppo grave, il corno troppo duro; ho
scelto dunque il liuto. Se a qualcuna delle mie
leggitrici non piacesse questo istrumento, gliene
sostituisca un altro di suo gusto , chè per me è
lo stesso. E con questo la prefazione è finita l