« ’e capesucietà »: il capo-società è. nella società della camorra,
•| c?rnorri*ta capo di ciascun quartiere: cfr. A. DE BLASIO, Usi
t cosfumi dei camorristi, Napoli. 1897, pag. 4-5.
pag. 44. Donn Jlmalia ’a Speranzella.
« ’a Speranzella »: vicolo presso la strada di Toledo, detto così
per la chiesa di S. Maria della Speranza, fondata nel 1559 da due
nobili «pagnuoli.
pag. 45. ’^Ccoppe ’e Cchianche.
« ’e Cchianche ’a Carità *: vicolo presso la piazza della Carità
a Toledo; detto così dalle chianche o beccherie. « Di panche erano
specialmente provveduti i macelli o le beccherie per mettere in
mostra distese le carni che vi si vendevano, donde le stesse beccherie nel dialetto si dissero Cchianche » (CAPASSO, in Arch. stor.
nap„ XV. 429).
pag. 46. ’0 vico d’ ’e scuppettiere.
C’ erano a Napoli, prima del risanamento, e in parte sono ancora, vicoli degli armieri, spadari, parrettari, ecc.; e tra questi uno
degli scuppettieri.
pag. 48. Avite mai liggiuto.
Questi versi formavano l’inlroduzione alla raccolta: Zi’ munacella.
IV.
’O FUNNECO VERDE.
Questa serie di sonetti fu pubblicata per la prima volta Napoli,
Pierro, 1886; e 2. ed., ivi, 1891, nella « Collezione minima », n. 6.
pag. 51. ’O funneco verde.
I. « o funneco verde • era un vicolaccio al principio della strada
di Porto, ora distrutto nei lavori del risanamento. Molti vicoli in
prossimità del porto si dicevano fondachi per essere stati un tempo
depositi di mercanzie; cfr. SUMMONTE Mistoria della città di Napoli, Napoli, 1675, I, 242.
« addò se dice ca vonno allargà »: allusione ai lavori del risanamento edilizio, che allora (1886) si stavano per iniziare.
« lu culera de duie anne fa » : 1’ epidemia colerica , che infierì
in Napoli nel 1884.
pag. 52. « acqua d’ ’o Serino »: dell’acquedotto del Senno, allora
(1885) di recente inaugurato.
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note