Paggena:Poesie napoletane - Ferdinando Russo.djvu/411

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•i Alluccavo, gridavo.

) E seiòsciale, ecc. K sòffiati.

’A MARCHESA.

<) ’A suvarara, la venditrice di sugheri. / Lanzieri,
via della vecchia Napoli, sparita con le altre di cui ho
già fatto cenno.

') Mmiczo San Gaitano, nel largo di San Gaetano a
San Lorenzo Maggiore.

!> ’A zkppulàiola : Zeppnlaiola, da zeppala, frittella:
la venditrice di frittelle. Ricordi d’altri tempi! Donna che
visse fra il Mercato ed il Pendino, notissima per la sua
grassezza, che superava quella di una certa Nicoletta,
Coletta, detta proprio la Chiatta, baldracca celebre dei
vicoli del Purgatorio ad Arco. Questa Zeppnlaiola aveva
per amante un tal C. d’A. ancora vivente, avanzo di ga-
lera temutissimo, che percuoteva quasi tutte le sere lei
e il marito.

Carmenella.

  • ) Luocchie a zennariello, gli occhi riderelli.


  • ) Latto cu *0 bastone, atto spregevole d’invito alle pe-

ripatetiche dei bassi quartieri.

Parlata ’e guappb.

  • ) Simmo d’ ’o dettone : siamo del bottone, dell’ istessa

indole, e affiliati all’istessa combriccola.

  • ) Tiret’ ’a renza l Modo spregevole di dire : Fatti da

parte, òccupati dei casi tuoi.

A) Nciucio: Pettegolezzo.

4) Schiattigli a : dispetto, amarezza, rabbia, voglia di
piangere, per aver saputo che l’innamorato parlava con
un’altra.