Paggena:Poesie napoletane - Ferdinando Russo.djvu/71

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NOTE


SUNETTIATA

'A grotta d' 'e spavare.

¹) Sul Corso V. E. poco più giù del convento di San Pasquale, presso le rampe di Suor Orsola, sotto la collina di S. Martino, era, fra l' altre, una grotta nella quale si annidò una moltitudine di malviventi, fino alla prima metà del 1800. All' apparenza lavoratori di spago, corde,gomene, ma in sostanza, uniti nel delitto, costoro si camuffavano in mille modi e tenevano in terrore la plebe sfruttandone la superstizione.

²) Accuppatura, ciamma, scumma, sciore, rennetura, espressioni della bassa plebe; e si riassumono così: Il fior fiore della canaglia.

Rocchia gruppo di malviventi. Paranza, comitiva di affiliati alla Camorra. Ogni rione o quartiere aveva le sue parenze.

³) Pertuso, buco.

Sonetto II.

¹) Chino 'e felinie, pieno di fuliggini.

²)Mammone, Lupo-mannaro, Munaciello, Spauracchi di Orchi e di Spiriti, vivissini nella superstizione popolare; e delle lore figurazioni si servivano spesso i malviventi per compiere delitti.