Paggena:Storia vecchia - Assassina - Pergolesi - Carlo Netti 1914.djvu/310

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Note

qualche volta, semplice bisogno di maldicenza, considerata, in quel tempo, come uno dei più nobili passatempi. Ciascuno si divertiva alle spalle del prossimo, porgendo argomento di risa al pubblico. I cicisbei, un membro del Governo, un patrizio del quale non si svelava il nome, ma che tutti sapevano identificare, gli abatini, e più spesso le dame dell’aristocrazia, erano prese di mira.

(8) La principessa di Colobrano - donna Faustina Pignatelli, letterata, poetessa, dotta in fìsica e matematica; corrispondeva cogli scienzati più noti del suo tempo, ed appartenne, naturalmente, all'Arcadia.

(9) Questo coltivare le scienze era divenuto, specie per le signore, una necessità della moda. Molte tenevano conferenze in pubblico, leggevano versi propri, e qualcuna dava anche a le stampe.

(10) Un’altra delle particolarità caratteristiche del costume nel settecento è la degenerazione del sentimento umano per gli animali domestici. Le dame portavano con sè i loro canini al passeggio, al teatro, in chiesa; li tenevano accomodati sui divani dei loro salotti, e guai al malcapitato che non avesse fatto loro riverenza. Il cicisbeo che voleva godere il favore della dama preferita, doveva, anzitutto, farsi amare e prediligere dal cagnolino di lei; i poeti arcadi, in morte di qualcuno di questi idolatrati, scrivevano poesie, delle quali ci rimangono voluminose raccolte.

(ll) Giov. Batt. Casti, poeta arcade. 1721-1803.

(12) Il Pitrè osserva che nel settecento i signori di alta levatura avrebbero creduto di venir meno alle regole elementari di cortesia non ordinando sale con tavole da gioco: e "fare il tavolino" era l’espres-