figlia di "Zi Francisco" calzolaio, ma trova ostacolo nel fermo rifiuto di sua madre "a mercante". "Zi Francisco" e sua moglie tentano ogni mezzo per troncare quell’amore agl’inizi: ma invano; i due giovani si adorano. E l’amore ottiene vittoria e il matrimonio è celebrato. Nel giorno della festa nuziale, "Zi Francisco" e donna "Concetta" nel riguardare il bel letto bianco che accoglierà gli sposi, rimangono in dolce momento di memorie..... E nell’onesto cuore, vibrate di perenne tenerezza, risentono le antiche fiamme. E pensano che ’ loro fanciulla non sarà più la loro, assolutamente loro. Margaritella..... e che la gioia è troppo vicina al rimpianto di sè e delle cose più dilette. e che la vita sarà sempre così, per istorie che si rinnovellano. La commedia ha tutto il fascino e il pregio di una parabola, eppure è così addentro alla realtà della nostra psicologia! Ed è lavorata on una grande perizia di sobrietà e di delicatezza.
Attorno alle figure centrali del breve poema dramatico, "Pascalino" e "Margaritella" valgono, distinte di fisonomia e sicure di atteggiamento le altre figure, così note alla nostra esperienza: l’usuraia che vuole pel su figliuolo una "ricca sorte" e per questa brama che le è restata come un feroce destino nella sua vedovanza, è boriosa ed implacabile; "Zi Francisco" è il lavoratore che crede in Dio e predica la sua onestà ogni giorno, con abitudine consapevole; sua moglie è la brava donna del popolo, che nella sua casa non vide mai penetrare sataniche tentazioni o dubbi malaugurati; e ragiona con rassegnato buon senso e con tranquilla speranza; e poi, le altre figure, disegnate, alcune in iscorci, altre in piena luce, con intera padronanza di scena, sono non già delle persone fittizie, create per riempire gli interstizi di una storia d’amore, ma gli agonisti maggiori, onde dall’inizio la favola muove all’epilogo certo. E dall’inizio all’epilogo la dignità organica nell’ambiente e??na una bontà suaditrice, una dolce e pacata armonia morale.