-— Mi ha mandato il malocchio! Vada 3^ anima sua! all ani’
ma sua!
E retrocesse tremando, mentre la fattucchiera, acquistata forza dal diritto che le veniva dal dono, rizzava più alto le corna Intanto Filomena si sforzava a quietare il giovane, che, invaso dalla paura della fattucchiera, non osava far passo; ma di lontano imprecava sempre alla strega, la quale usciva voltandosi indietro, schizzando veleno dagli occhi, e nascondendo il cassetti no sotto il logoro scialle.
Andata che fu via, non ci fu contumelia che le risparmiasse Gennarino, animoso, forse in un pericolo; ma vigliacco, assolutamente vigliacco contro la iettatura. E solo quand’ebbe sentito il rumore degli zoccoli di lei sulle lastre del chiassuolo s’ar rischiò fino alla porta; e, per atto di disprezzo, volle chiuderla con un calcio. Ma la porta, rosa dai tarli e dalle intemperie, si fesse, restando inclinata e sostenuta solo dal più basso dei gangheri Filomena intanto tornata da morte a vita, sfavillante di gtoin, colorita come un rosa maggese, fremente nella brama di sentirsi ripetere che Donato le voleva bene, prese a saltare, battendo le mani come una bambina:
— Mi ’vuol bene? Mi vuol bene davvero? Ditemi la verità! Me ne vuole assai? Ditemelo! Badate che se m’ingannate, è finita per me, potete mettermi attorno i ceri!
— I ceri ve li metterci innanzi come ai santi, per non dire come agli scemi, perchè solo una scema come voi può levarsi la roba, per darla a quella...
— Non ci pensate più... non ci pensate... Dunque, dunque, veramente mi vuol bene?
— Muore, muore! Non conclude più! fa tutto come un incantato... Gli parlate, non risponde... Gli dite che è giorno e capisce che è notte.... Il capitano dice: Guida a destra! e lui comanda: Guida a sinistra!... L’altro ieri, dopo l’esame, invece del suo cappello si mise in testa quello del maggiore... E il capitano, che gli vuol un mondo di bene, ’visto che sconcludeva, lo mandò via sennò a sfora da fjiriere l’avrebbero retrocesso a milite semplice o mandato addirittura all’ospedale per pazzo....
— Tanto mi vuol bene?
— Ma parlo ai sordi!? Vi dico che muore!
— Ah Gennarino mio, mo vi dò un bacio!...
— No, per amor di Dio! Dateglielo a lui.... E, allora, buona notte! addirittura perde quel poco cervello che gli resta e non, passa più tenente!
— Può darsi che non passi? — domandò^lei non sapendo se rammaricarsi o rallegrarsi alla previsione di questo caso.
— Mah! — riprese lui, ritornando a darsi importanza, c quindi a incappare nelle solite corbellerie: — Se non mi dà ret