lui rispose a squarcinola cbe fosse andata a farsi squartare; t\ divincolandosi, per poco non la fece battere a faccia in terra.
Pentita Teresina e misurando il rischio che correva a scacciarlo davvero, lo afferò per un polso, c, con l’altra mano, stringendo le forbici, che le pendevano dalla cintura, lo minacciò: ’— Se muovi un passo di qui ti dò un colpa in gola, un altro me l<» dò da me stessa, e cosi non ci muoveremo più per sempre tuU’e due!
— Resto, resto, meglio che se fossi impastoiato! — rispose lui assoggettandosi, offrendosele quasi mani c piedi legati.
- - Se bai le gambe impastoiale te le scioglie la mia spadella di Genova! — urlò allora la vedova; e se la trasse dal nodo dei capelli impugnandola come una Medea. Ma la Teresina, acciocché lui non potesse in nessun modo andar via, agguantatone il cappello, fu d’un salto al pozzo e ve lo scagliò dentro dicendo: — Andate a soppozzare!
In queiristante fu di ritorno Filomena agitata anche lei come un mare grosso, perchè quanto Gennarino aveva preveduto
fatto? con tale accento che ognuno delle donne ammutì e stet’ te un poco a udire — Che flagello sei?— soggiunse afferrandolo al bavero già strappalo dalle ugne di Teresina e dandogli uno scossone dopo l’altro -- Bravi! riducetemi ignudo! — disse lui.
— A momenti — continuò l’altro — il colonnello manda ai ferri Donato, credendo si sia servito di Filomena, cioè che ab’ bia mandato la sua morosa dai suoi superiori per non perdere i galloni! . . Che demonio ti ha suggerito di far commettere questa sciocchezza a quella povera Filomena?! Che ci hai in capo?
— Tutte le male intenzioni! Tulle le peggiori intenzioni!
— rispose la Francesca.
— E per Batticola? — soggiunse Ciccillo: — Egli sarà quel lo che si vuole, ma infine, è dei nostri, e inventi ch’egli prese Donato a tradimento?
— Io?!..
— E me no? non ha preso me pure a tradimento? — rien trò a dire Francesca.
— Sissignore — interruppe Filomena, parlando sincopataniente pel singhiozzo che le faceva nodo alla gola — sissignore, ei avete colpa voi! perchè voi mi diceste che bisognava attestare che se Donato si rissò con Batticola, ci fu tirato pei capelli E io, io non ho detto altro di più che fu preso a tradimento...
— Piccola differenza! — soggiunse lui.
— Colpa vostra! colpa vostra!
— Mia? voi siete scappata senza volermi dar retta!..
— Che guaio hai fatto! — ripetè Ciccillo.