“Di poi la morte di Masaniello, la sua moglie fu cercata et spogliata di quanto havea, et non avendo com compare si pose al vortello; et quello che più importa venevano da lei molti spagnuoli a darli la burla; da poi per averla goduta li faceano molti mancamenti..... Così passò il negotio, fatta meretrice pubblica, al comando di tutti, vista da me al vortello, con molta maraviglia et scandalo dei contemplativi„.
"..... Carlo Catania di Bracigliano, fornaio al Carminiello, uno degli uccisori di Masaniello, compare ed amico di lui, era stato dal Capitan generale, nel tempo del suo potere, nominato provveditore delle milizie popolari. Pure, i benefici non erano stati da tanto a vincere l'astio invidioso di lui, e il dispetto per le minacce fattegli da Masaniello, allorchè, credendo di profittare del suo posto e della sua infuenza, non temette di fare nel suo forno il pane cattivo e mancante. Forse, anche la moglie di Masaniello entrava per qualche cosa in quest'odio e dispetto del Catania. Costuì, alla testa dei suoi seguaci, irruppe nella casa del compare, andò difilato a Bernardina, la prese pel corsetto e, per servirsi delle stesse parole del cronista Pollio, « maltrattandola di poco onore et boffettoni, et strascinata la condusse in istrada, con la sua guancia (mano) dentro il petto di quella meschina, che col seno scoperto e scarmigliata empiva l'aria di strida e disperatamente piangea ».