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L'AMBIENTE


Una stanza discreta, nelle decorazioni e negli arredi. Nel fondo, a destra, un uscio a due battenti. Quando l'uscio si apre, si scorgono, nella penombra, un breve salottino e la porta di scala, socchiusa. A sinistra, sempre nel fondo, una finestra, che guarda l'interno del palazzo. Gli scuri della finestra sono aperti. Una gabbia variopinta, con entro un pappagallo, è sospesa ad uno degli stipiti. All'altro stipite è attaccato un campanello, con la corda scendente nel vano. Sul davanti, a sinistra, un'altra porta.
Mobilia molta. Un cassettone alto e massiccio. Una tavola ovale. Un armadio grande, con specchiera. Un tavolinetto, con tappeto. Parecchie sedie di Vienna, nere e lucide. Qualche sedia di paglia. Alcune sacre di immagini, stampate, chiuse in cornici di legno dorato e tarlato, pendono alle pareti. Presso il tavolinetto, una lunga sedia a dondolo. Sul cassettone, due vasi con fiori, un statuetta della Madonna, una lampada accesa, due candelieri d'argento, con le candele. Su la tavola, un pacchetto di carte da giuoco, una bottiglia vuota, due bicchieri con un po' di vino, un pezzo di pane, delle frutta, una pipa di creta. Sul tavolinetto, un vassoio colmo di fiori, una ceneriera con alcuni pezzi di sigaretta, diversi gingilli. Alle pareti, anche, qualche dipinto profano. Lo stile barocco delle suppellettili antiche e deteriorate contrasta con la svelta eleganza dei mobili moderni: nella stanza cozzano due età, due abitudini.