SCENA IO.*
Alberto, dette, e coro interno.
ALBERTO
Voi permettete ? I’ m* aggio scurdato ’e guante.
IDA
Ah! (Ha un moto istintivo ed è per consegnare i guanti ad Alberto ma un pensiero la trattiene).
ALBERTO
L’avete visti ?
IDA
No...
IMMACOLATINA cerca intorno.
E a voi ve De servono nu paio ó giorno. (Ride).
IDA
Forse staranno fuor’ 'a terrazza.
ALBERTO
Vado a vedere...
IDA strizza I* occhio ad Alberto.
E no, aspettate, non v* incomodate. Mo ce va Immacolatina. Immacolati, va vide nu mumento tu.
ALBERTO che ha compreso.
E allora, giacche siete tanto gentile, vedete sopra’o Belvedè. Io me ricordo che Uà so* salito.
IMMACOLATINA si gratta in testa con 1* espressione furbesca di chi ha indovinato qualche trucco. Esce fuori la terrazza e torna poco dopo. Il canto dei contadini, di ritorno dalla vendemmia, si riode lontano9 al sole cadente.
- Viene, vie