Paggena:Teatro - Ernesto Murolo.djvu/141

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Signorine

Na pigna d’ uva a ine, e nu vasillo a tte...

Ah! Ch’ aria fresca, neh !... n

ALBERTO

Idarè... (Le fa cenno di dargli un bacio, un solo).

IDA guarda intorno, gli ti avvicina e gli porge la guancia.

ALBEIRTO stringendola a sè, le bacia gli occhi, la bocca, i capelli. Ida si abbandona, quasi, sotto le carezze, mute, ardenti del giovinoti. Ad un punto Alberto, che stringe e bacia una mano, vi •covre i guanti aggrovigliati. La Essa sorpreso, raggiante e mormora.

  • E ttenive tu ? ;

IDA con un 61 di voce, stordita.

Sì.

ALBERTO sottovoce.

Dimanas sera... tomo?

IDA

Si«.> (Cede ancora alle carezze di Alberto) Siete Contento ?

IMMACOLATINA dalla terrazza ritorna, quasi li sorprende ed esclama, battendo il piedino.

Nun T aggio truvate e guante.

IDA

Grazie* Immacolati, se so* trovati... (Turbata sempre più) se so9 trovati...

ALBERTO confuso, imbarazzato.

Sì, grazie. iVa via impacciato. Passando vicino al canerino nasconde il suo turbamento, solleticando l'uccellino) Zzerì... ZZerì...

zzerì...

IMMACOLATINA ad Ida, dandole un colpettino sulla spalla.

Jammo, cammina. (Sottovoce) Faccia tosta !... (È i tre personaggi s* avviano per I * uscio).

Cala la tela.

FINE