TOTONNO
Nu toro, cavaliè ! Senza vizie. ’O vulevemo bene tutte quante... A casa r' ’a nnammurata, e ’a casa d’’a mamma. Si è pe’ II’ uno e si è pe’ 11' ate le squagliavano mmocca. (Eccitandoti) Pazzo nun era. Chi I ha pututo fa* male.1' Chi ha tenuto ’o core ’e ce ’o (fa’ ?
(Durante queste battute, il gruppo degli aitanti approva con gesti e mormoni. Mammela singhioz7a rumorosamente. Par che voglia impedire alle sue orecchie di raccogliere il suono di quelle parole).
DELEGATO a cui non è sfuggito Tatto di Mammela, le va vicino, senza eh* ella se n’ accorga, come che ha nateo*to il volto nel fazzoletto, e improvvisamente le dice.
Dimme 'na cosa...
MAMMELA ha un sussulto fortissimo.
DELEGATO a Mammela.
Che è ? (Agli astanti, accennando a Mammela) ...Quando le spio *na cosa... Chiudete sta porta. (Alla folla) Che è, sta folla, (loco ? (All'agente) Mandate via 'sta gente.
( Totonno, Teresa, D. Rosario, Filomena, Catarina aiutano l’agente a rimandare indietro la folla, silenziosa, ed essi stessi s’avviano fuori il batto).
NUNZIATA
Me n’aggia j* pur’ i\ ’o scellenza ? 1’ songo ’a mamma...
ROSARIO alla vecchia.
Venite ’a ccà. Cient’à...11 Chello è niente. F pure poche minute so* stato. E custione d’ un semplice intirrogatorio.
MAMMELA s* è alzata e segue muta»
con I* occhio spalancato e vagante il movimento. Ora, il basso è chiuso. Il Delegato è seduto presso il tavolo. Mammela è in piedi, dinanzi a lui, 1* agente è presso la soglia.