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SECONDO ATTO


(battendo le mani)

La pace è fatta!

PALUMBO
(spentolando la coppola:)

Ebbiva sempre il principale mio Serrafino Spasiano!

GIGANTE E DE MURO
(gridano:)

Evviva!

(e scoppiano a ridere clamorosamente, mentre Palumbo trascina via Spasiano, gridando ancora: Evviva! ed agitando il berretto.)

Ora i due pittori ridiventano serii, anzi pensosi, e par che questo pò di gaiezza non serva che a preparare una più profonda malinconia.


SCENA III.

DE MURO E GIGANTE


DE MURO

(spalanca la finestra, dietro la quale trionfa un piccolo albero di limone, le cui foglie, ora, sono agitate da un venterello fresco e leggero; — poi va a sedere sullo sgabello, in fondo,— i gomiti poggiati sulle ginocchia, e la testa fra le mani. Un’ ondata di sole illumina l’ambiente. S’ode il cinguettio degli uccelli.)

GIGANTE
(s’affaccia al finestrone, e risponde al cinguettio con uno:)

Zi zi - Zi zi - Zi zi…