DE MURO
(Leva gli occhi verso la gabbia; poi si passa le mani ne’ capelli. È pallidissimo. D’un tratto grida a Gigante, con voce velata:)
Arape.
Gigante apre l’uscio.
Sulla porta appare Vicenzella che reca un enorme fascio di rose fra le mani. Indossa un elegante tailleur, e porta un gran cappello di paglia bianca con rose pallide. Evidentemente, in questi abiti, si trova alquanto a disagio. Agita nervosamente l’ombrellino ed una borsella di oro. La segue Monsieur Gerome Lantier, un bel biondo dagli occhi glauchi e dalla chioma impomatata. Monsieur Gerome veste con eleganza parigina.
Il canario, all’apparire di Vicenzella, ricomincia a cantare, e batte le ali in segno di festa.
VICENZELLA
(manda un piccolo grido, che vorrebbe significare uno scherzoso “finalmente!„ ma traballa, per la emozione, e Monsieur Gerome la sorregge)
VICENZELLA
(riavendosi subito, e mostrandosi gaia:)
Bonjour! Bonjour! Bonjour!
(e fa dei profondi inchini, accompagnati da larghi gesti delle mani)
Gli artisti rispondono freddamente con qualche piccolo:
— Oh!
— Gue?!
— Uh, Vicenzella!