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TERZO ATTO
SCENA III.
ANNA DE MURO, LA PICCOLA LUCIA. VICENZELLA
Ecco che, in fondo, appare Vicenzella. È ansimante, è assiderata: ha corso tanto che, ora, le forze le vengono meno.
È mal ridotta, — veste povera, e a nero. Nasconde il volto in un piccolo scialle di lana rossa. S’arresta sull’uscio, volge d’intorno l’occhio sgomento, e soffoca un grido. Sta per venir meno… S’ode il suo respiro affannoso. Poi leva le braccia in alto, e rimane ritta sull’uscio. Ha, in questo atteggiamento, qualcosa di sacro.
ANNA
(sente che qualcuno è in casa)
Chi è?
VICENZELLA
(portando una mano al cuore, per trattenerne i battiti, con un fil di Voce:)
Io…
ANNA
E chi si’?…
VICENZELLA
Manco ’a voce canuscite cchiù?
Un silenzio.