Chesta paggena è stata leggiuta du' vote e mo è fernuta.
(Indica il cadavere di Assuntina). Pe l'urdema vota... Mme costa 'a libbertà!...
(Esitando un istante). Ma...
(Si precipita sul corpo di Assuntina, l'abbraccia, lo bacia, piangendo). Assunta! Assuntina!... Assunta mia!... (Il brigadiere allontana Arturo dalla morta, e lo consegna alla Guardia. Un suono di mandolini e chitarre giunge insieme alle voci che cantano « Or che la note è placida ... »
(S'incontra con la compagnia chiassosa, mentre viene tradotto dalla Guardia) Ce sta na povera morta!... Llá, vedite!... (I giovani della comitiva si fermano. Cesano i suoni e il canto. Tutti portano la mano al cappello in segno di saluto alla morta. Arturo passa con la guardia).
Napoli, 7-10 dic. 1895.