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SCENA XI.


detti e Fortunato.


Furtunato


(Viene dalla via. Reca parecchi nastri azzurri e rossi. Entra, canticchiando una nenia popolare. Si avvia verso la stalla. Attraversando la via, guarda con un lieve sorriso di scherno Cannetella e Totore). Ve saluto.

Totore


(Con alquanta freddezza). — Bongiorno. (Fortunato entra nella stalla)..

Cannetella


(preoccupatissima, ma contenendosi per non impressionare Totore). — Si' stato a' Dugana?

Totore


Mo vaco.

Furtunato


(Dall'interno, forte, come sferzando un cavallo). — Ah!... Ah!... (Cannetella allibisce).

Totore


(Osservandola). — Ma che d'è?... Tu cagne culore?)... Ch'è stato?