Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/404

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assunta spina

Assunta

(lo guarda, impietrita)

Michele

E chillo... era meglio ’e me... neh... schifosa?!...

(La rincorre, traballando. Ella cerca di salvarsi. A un momento Assunta volge lo sguardo alla porta, come se udisse arrivare qualcuno. Michele se ne avvede. Presta orecchio. Subito si sente zufolare nella via l’aria della Matschisca. Michele scivola lungo il muro, apre la vetrata, si getta fuori col coltello in pugno).

Assunta

(addossata alla porta della sua stanza, al colmo del terrore)

No! No!...

(Un urlo rauco nella via. Assunta si copre la faccia con le mani, inorridita. La vetrata si spalanca).

SCENA ULTIMA

Don Federigo — Poi il brigadiere Ferrara, la guardia Flaiano, la folla.

Don Federico

(entra di spalle, con la sinistra premendosi il cuore. S’appoggia alla tavola, cerca di uscire, e sulla porta urla):

Aiuto!... Aiuto!... (retrocede, barcolla, cerca di afferrarsi alla tavola e cade riverso, appiè di essa).

(Mormorio nella strada)