Raffaele
(la guarda, da prima sorpreso. Guarda Concetta che, sorpresa e muta anche lei, lo guarda, e non sa, e non puó articolar parola. V’è un momento di profondo silenzio. Raffaele torna a guardare la figlia, le si avvicina, le mette una mano sulla spalla, affisandola. Silvia, lentamente, si piega, si lascia cadere ginocchioni, e stende le mani, come per difendersi. Raffaele si china su di lei. Il copione gli è cascato di mano. L’afferra per le braccia, la rimette in piedi, la guarda neglio occhi. Con voce strozzata)
Silvia!...
Silvia
(quasi singhiozzando e implorando, con un filo di voce)
Perdunateme... Perdunateme!...
Raffaele
(squassandola, terribile, accostando la sua faccia a quella di lei)
Silvia!...
Concetta
(accorre palpitante, e s’appressa alla figlia. Ora padre e madre le sono addosso, la investono, le ficcano gli occhi negli occhi)
Che dice?... Ch’ ’é ditto?... Ch’ ’é fatto?...
Raffaele
(afferra Concetta e la trae indietro. Terribile, con un riso feroce)
Statte!... Io aggiu capito... (Un silenzio. Si guardano in faccia, tutti e tre. La musica, rimpetto, è cessata. Ora giun