Paggena:Turris eburnea.djvu/9

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se sentissi che la volontà Tosse per distruggersi... sarda finita pe’ me.

(ìiul. Me’., me’., lasciammo sta’ ’a tragedia.

Ester Ah ve credite ca non ’o faciarria?

(lini. Via, Ester... pecchè faie accussi?

Ester (scrolla le spalle. Dà un sospiro. Si asciuga gli occhi).

(Un silenzio).

Giul. E... dunque?

Ester Dunque... non ne parliamo più, ah? Buon viaggio e buone cose... (andando irrequieta per la camera).

Giul. E sia fatta la volontà tua.

Scena 2."

Ugo e detti.

'Ugo (entrando) Signori’.. Uh., (resta interdetto vedendo

Giul. io).

'Ugo è un bel giovanetto: 20 anni* baffi appena crescenti: di carattere timido: mite, candido.

Ester (sorridendo). Avanti., avanti., senza paura. Don

Giul. io vi presento in questo bel giovanotto Ugo Cardi pittore in erba: mio alunno in lettere e mio professore di scacchi (a Ugo). Il dottor De Luca, vecchio orso di mare, medico a bordo del « Vittoria », misantropo a tempo perduto e mio amico vecchissimo. (ridendo) Presentazione in tutta forma e tutta prammatica! (I due s’inchinano).

Giul. Mi duole non potere approfittare del momento felice e di dovere scappare. Ma gli orsi d’altronde...

Ester Non sanno fare di meglio.

Giul. (che ha preso il cappello). Dunque? (a Ester).

Ester Dunque! (ridendo).

Giul. (E se..) (a Ugo) Permette (E se... fossero costretti a condurla... all’ospedale... o al manicomio?)

Ester (colpita) (Di già?...)