VERSIONI ABRUZZESI
della Parabola del Figliuol Prodigo tratte dalle carte Biondelli
e pubblicate a cura di C. Salvioni
Bernardino Biondelli, il benemerito autore del Saggio sui dialetti gallo-italici (Milano 1858) numismatiche[1] attendeva dopo il 1835 a una raccolta di versioni della Parabola del Figliuol Prodigo nel maggior numero di varietà dialettali italiane. E forse vagheggiava egli di compire per il rimanente d'Italia de' lavori analoghi a quello che ci è offerto nel prefato Saggio, nel quale gia versioni, appartenenti ai vari dialetti della Lombardia, dell'E e del Piemonto. Sono documenti preziosi anche perchè, e di altre opere linguistiche e sono stampate 95 milia dato sopratutto il rapido alterarsi di molti dialetti (di parec- chi dei quali abbiam del resto nella versione biondelliana l'u- nico monumento scritto), essi posson cosiderarsi relativamente vecchi. La region meridionale[2] è scarsamente rappresentata nelle carte Biondelli, conservate alla Biblioteca Ambrosiana Più delle altre provincie però sotto la segnatura B. S. VII. 1/D. 139 PAbruzzo, che vi conta otto versioni: Aquila, Pescasséroli, Scanno, Chieti (due', Lanciano, Vasto, Teramo. Non sono tir- mate tranne quella di Scanno la firma dell'in allora ministro dell'interno Nicola Sant'Ange- To. Questa firma vuol però dire soltanto che la versione è stata procurata per la intromissione del firmatario. Poichè dalla stessa mano sono vergate, oltre a una lettera del ministro stesso, le versioni di Napoli, Calabria e modo evidente che sieno copie. La lettera del Sant' Angelo
e l'altra di Chieti (A) che reca
e risulta in Bisceglie,